L’incidenza del Covid-19 ha portato a una sorprendente conseguenza nel mondo della virologia influenzale: la potenziale eradicazione di un intero ceppo influenzale. In particolare, il ceppo B/Yamagata dell’influenza, che circolava globalmente prima della pandemia di Covid-19, ha visto una drastica riduzione dei casi al punto da suggerire la sua possibile estinzione. Tale fenomeno è stato osservato grazie alle misure di contenimento non farmacologiche adottate su larga scala per combattere il Covid-19, come il distanziamento sociale, l’uso di mascherine e le restrizioni ai viaggi internazionali.

Prima del Covid-19, il virus B/Yamagata era uno dei due principali sottotipi del virus influenzale B, circolante insieme al sottotipo B/Victoria. Dal 2017, tutti i virus B/Yamagata identificati appartenevano a un’unica linea genetica, denominata clade 3A. Nonostante variazioni genetiche minori, questi virus sono rimasti antigenicamente stabili, senza significative mutazioni che avrebbero richiesto aggiornamenti al componente del vaccino contro il B/Yamagata dal 2015. L’avvento della pandemia, coincidendo con un periodo di bassa incidenza e scarsa diversità antigenica di questo ceppo, insieme all’uso prolungato di un vaccino ben adattato, potrebbe aver contribuito significativamente alla sua soppressione durante la pandemia.
L’eventuale scomparsa del ceppo B/Yamagata pone dilemmi e opportunità per la formulazione futura dei vaccini antinfluenzali. Un’opzione potrebbe essere il ritorno ai vaccini trivalenti, contenenti due ceppi del virus influenzale A e un ceppo del virus B (Victoria), aumentando così le dosi disponibili per la distribuzione globale. Alternativamente, si potrebbe considerare l’inclusione di due virus A(H3N2) in un vaccino quadrivalente, data la frequente divergenza e co-circolazione di sub-cladi di A(H3N2), che rende difficile la selezione del ceppo vaccinale. Questa inclusione potrebbe offrire una copertura antigenica maggiore, sebbene richiederebbe prove cliniche e un significativo investimento finanziario.
Nonostante le incertezze su una vera e propria estinzione del ceppo B/Yamagata a causa della limitata raccolta e sequenziamento dei campioni, la potenziale eliminazione di uno dei quattro target correnti del vaccino influenza le riflessioni annuali sulla riformulazione del vaccino e offre l’opportunità per una riconsiderazione razionale delle strategie ottimali per ridurre ulteriormente l’onere globale dell’influenza.
La pandemia di Covid-19, pur essendo stata una crisi sanitaria globale con conseguenze devastanti, ha inaspettatamente fornito spunti di riflessione sulle strategie di prevenzione delle malattie virali, dimostrando come misure non farmacologiche ampie possano avere effetti significativi sulla circolazione di altri virus respiratori.
Questi risultati, riportati da Nature e Nature Reviews Microbiology, sottolineano l’importanza di continuare a monitorare la circolazione dei virus influenzali a livello globale e di adattare le strategie di prevenzione e vaccinazione in risposta ai cambiamenti nell’ecosistema virale causati da pandemie e misure di salute pubblica.