Un addio amaro quello dell’ex segretario della Cgil al partito che ha contribuito a fondare.
Lo strappo consumatosi all’indomani del risultato delle primarie in Liguria, per l’elezione del candidato a presidente della regione nel campo del centro sinistra, è stata una lacerazione che ha lasciato l’amaro a diversi militanti, soprattutto di quelli cresciuti all’ombra della vecchia Quercia.
“Per imporre, realizzare il modello politico anche in Liguria delle larghe intese con il centrodestra, che io mai avrei appoggiato, – dichiara Sergio Cofferati- si è fatto ricorso in modo spregiudicato al sostegno del centrodestra nelle primarie del nostro partito. E anche all’inquinamento con voti comprati. Sta tutta qui la ragione delle mie dimissioni, la ferita politica che si è aperta nel Pd, e non solo in Liguria. Sono stati cancellati i valori stessi su cui è nato il Partito democratico. E io che ne sono stato uno dei 45 fondatori, e non c’era certo Renzi, me ne vado con dolore. Sono stati ormai distrutti i principi e gli strumenti per la loro affermazione, e cioè proprio le primarie”.

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