La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha annunciato giovedì che il sommergibile, che stava conducendo una spedizione turistica sul celebre relitto, è imploso vicino al relitto stesso, a 1.600 piedi (488 metri) di profondità, sott’acqua.

L’equipaggio, composto da cinque persone, tra cui il pilota e amministratore delegato dell’operatore della nave OceanGate, Stockton Rush, i passeggeri Shahzada Dawood e suo figlio Suleman Dawood, Hamish Harding e Paul-Henri Nargeolet, è stato dichiarato “purtroppo perduto”.
La Guardia Costiera ha riferito che i detriti trovati durante la ricerca della nave erano “coerenti con una catastrofica implosione della nave“, confermando le preoccupazioni iniziali che avevano suggerito una rottura del sommergibile. La scoperta del relitto è stata possibile grazie a un robot d’alto mare senza equipaggio, dispiegato da una nave canadese, che ha individuato il sottomarino a circa 2-1/2 miglia (4 km) sotto la superficie, non lontano dalla prua del relitto secolare.
OceanGate Expeditions, l’operatore della nave, ha espresso il proprio cordoglio per la perdita dell’equipaggio, definendoli “veri esploratori” con una profonda passione per l’esplorazione e la protezione degli oceani del mondo. L’azienda ha dichiarato che i loro cuori sono con le famiglie delle cinque persone scomparse durante questo tragico momento.
Il contrammiraglio della Guardia Costiera statunitense, John Mauger, ha tenuto una conferenza stampa per esprimere gratitudine per l’effusione di supporto ricevuta durante l’operazione di ricerca complessa e ha inviato le più sentite condoglianze agli amici e ai cari dell’equipaggio. Tuttavia, è stato sottolineato che è ancora troppo presto per stabilire esattamente quando si è verificata l’implosione catastrofica.
La scomparsa del sottomarino Titan è stata segnalata domenica, otto ore dopo aver perso il contatto con la sua nave madre di superficie. Con un’offerta di ossigeno di soli 96 ore, il tempo a disposizione per la ricerca si è rapidamente esaurito. Numerose risorse ed esperti si sono uniti all’operazione di salvataggio, inclusi due veicoli telecomandati (ROV), ma purtroppo non è stato possibile salvare l’equipaggio.
Il relitto del Titanic si trova a 400 miglia al largo della costa di Terranova, in Canada, e giace a oltre due miglia sotto la superficie del Nord Atlantico. Il famoso transatlantico affondò nel 1912 dopo essersi scontrato con un iceberg durante il suo viaggio inaugurale dall’Inghilterra a New York, provocando la morte di più di 1.500 persone. Il relitto è stato scoperto nel 1985 e continua a suscitare interesse tra gli esperti di nautica e i turisti subacquei.
Questa tragica vicenda mette in luce le sfide e i rischi connessi alle operazioni di esplorazione delle profondità marine e sottolinea l’importanza di garantire la sicurezza e la preparazione adeguata durante tali missioni.
Fonte@AP

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.