“Mentre l’Europa deve accogliere i migranti che scappano da guerre e da persecuzioni, come prevedono le regole di civiltà di questo nostro grande continente, noi dobbiamo rimpatriare chi entra in Italia irregolarmente. Potenziare il sistema dei rimpatri è la scelta giusta che può dare conto anche all’opinione pubblica, stanca di vedere sbarchi”.
Queste le dichiarazioni di Angelino Alfano durante il Festival del lavoro a Palermo, un videomessaggio che prosegue:
“La vera risposta è accogliere i profughi e i richiedenti asilo e fare tornare a casa loro coloro i quali non hanno diritto a stare in Italia, questo è per noi un punto fondamentale e faremo di tutto per rimpatriare il più alto numero di persone che è possibile rimpatriare. Deve essere evidente a tutti che il 92 per cento degli sbarchi parte dalla Libia, su quel Mare mediterraneo dove si sono combattute guerre importanti e che sta tornando protagonista. È un luogo di grandi trepidazioni. Occorre spegnere lì il focolaio di guerra e stabilizzare la Libia, altrimenti non si ferma l’emorragia di immigrati”.
Insomma parole che possono essere legate ad esponenti della sinistra e del governo ma che sembrano parole di destra, dunque si comincia, forse, a delineare una linea comune che esula dall’appartenenza politica, ma che evidentemente cerca di trovare una soluzione per il nostro Paese.
Il Ministro dell’Interno ha espresso parole chiare, riguardanti poi il possibile rimpatrio legato anche a quelle poche possibilità di lavoro che potrebbero essere precluse per gli stessi italiani.

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