Negli ultimi mesi si è parlato tantissimo, e nella maggior parte dei casi non certo bene, del “ddl Pillon”, promosso dal senatore della Lega Simone Pillon, uno degli organizzatori del Family Day, che intendeva introdurre tutta una serie di modifiche in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei e delle minori.
Disegno di legge che sarebbe stato votato a breve se il governo gialloverde avesse tenuto, ma come sappiamo è rovinosamente caduto, lasciando spazio all’inedita alleanza tra Pd e 5Stelle.
E nei programmi dei due gruppi non c’è spazio per questo decreto.
A dirlo è la neo ministra delle Pari opportunità e famiglia, Elena Bonetti, che si è espressa chiaramente in merito al discusso ddl Pillon: “Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del ddl Pillon? Non mi sono informata ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto”, ha twittato l’esponente del Pd.
Naturalmente il suo promotore non l’ha presa affatto bene: «Come ampiamente prevedibile, il Pd vuole imporre l’agenda al Movimento 5 Stelle tentando di bloccare la riforma dell’affido condiviso, senza neppure leggere il lavoro fatto in questi mesi sul testo unificato. Evidentemente secondo il ministro Bonetti i figli delle famiglie separate sono bambini di serie B, condannati a perdere uno dei genitori, specialmente il padre. Pur di vendicarsi della Lega, dalle parti del Pd son disposti a calpestare i diritti dei più piccoli».

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