La festa nazionale di Legambiente, ovvero il Festambiente, è stato utile anche per alcune considerazioni da parte dell’associazione.
Nel corso di Festambiente infatti, tenutosi in Maremma, si è chiarito che più di 6 milioni di italiani vivono quotidianamente in aree considerate ad alto rischio idrogeologico. Complessivamente Legambiente informa, che i comuni interessati ammonterebbero a circa 6.633 sparsi su tutto il territorio.
Con una nota Legambiente chiarisce anche la posizione delle amministrazioni locali rispetto al rischio idrogeologico: “Soltanto 55 amministrazioni che hanno deciso di delocalizzare abitazioni dalle aree esposte a maggiore pericolo.”
Le regioni a maggior rischio possono condensarsi principalmente in: Calabria, Umbria, la Valle d’Aosta e le Marche. Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente, ha anche aggiunto che:
“Occorre far presto per invertire la tendenza degli ultimi anni in cui si sono spesi circa 800 mila euro al giorno per riparare i danni e meno di un terzo di questa cifra per prevenirli. E’ prioritario soprattutto definire con maggiore chiarezza il ruolo, le competenze e la composizione delle Autorità di Bacino Distrettuali, avviando urgentemente la loro costituzione per garantire il coordinamento a scala di bacino nell’ambito della realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico”.

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