In occasione della Giornata mondiale del malato oncologico, tenutasi oggi a Roma, è emerso un allarmante dato che ci dà idea di come la Sanità italiana abbia ancora molti nodi da affrontare: quasi un milione di malati di tumore ogni anno è costretto a rivolgersi a strutture fuori dalla sua regione, per avere le cure più adatte ad ogni caso.
Nella maggior parte dei casi sono viaggi della speranza compiuti dal sud verso nord, con ammalati che partano dalla Campania in primis, ben 55 mila, seguiti dai pazienti di Calabria, Sicilia, Abruzzo e Sardegna.
Le cause principali sono le liste di attese infinite, ma anche la mancanza dei macchinari più sofisticati per la radioterapia e ritardo nell’accesso ai farmaci.
Una lacuna tra nord e sud che deve essere sanata, per permettere di curarsi al meglio anche a coloro che non possono affrontare viaggi lunghi e soprattutto dispendiosi.