Negli ultimi mesi, senza che ce ne accorgessimo, Microsoft ha condotto un esperimento rivoluzionario: ha utilizzato l’intelligenza artificiale generativa per realizzare gran parte di uno spot pubblicitario dedicato al Surface Pro e al Surface Laptop, trasmesso su YouTube. E il pubblico non ha notato nulla.

L’annuncio realizzato (quasi) interamente con l’IA
In un recente post pubblicato sul blog Microsoft Design, Jay Tan, senior communication lead di Microsoft, ha svelato i dettagli di questo ambizioso progetto. Pur essendo supportati dall’IA, il processo creativo non è stato affatto semplice: molte delle scene realizzate artificialmente richiedevano continui interventi umani per correggere errori tipici, le cosiddette “allucinazioni“, che avrebbero potuto tradire l’origine sintetica delle immagini.
Ad esempio, i primi piani di mani che digitano sulla tastiera sono stati girati dal vivo, mentre le sequenze rapide e dinamiche sono state generate dall’intelligenza artificiale. Il team creativo si è avvalso di vari strumenti, inclusi chatbot, generatori di immagini e piattaforme video come Hailuo e Kling, per assemblare e perfezionare i materiali visivi.
IA come strumento creativo: risparmi e nuove sfide
Nonostante l’uso massiccio dell’IA, il processo non è stato più rapido, ma è stato decisamente più economico. Secondo il team, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale ha permesso di risparmiare circa il 90% dei tempi e dei costi rispetto a una produzione tradizionale.
Cisco McCarthy, direttore creativo di Microsoft, ha sottolineato che non esiste un comando unico che produce un risultato perfetto: “Il lavoro finale è il frutto di continui tentativi, sperimentazioni ed editing accurato”.
Il pubblico non ha colto il trucco
Il video, disponibile su YouTube da oltre tre mesi con più di 40.000 visualizzazioni, non ha ricevuto commenti che facessero riferimento alla presenza dell’IA. Solo rianalizzando lo spot con attenzione si possono notare piccoli dettagli sospetti: un barattolo di vetro insolitamente grande o appunti di riunioni eccessivamente regolari.
Tuttavia, l’impressione generale resta estremamente realistica: un chiaro segno che, se gestita correttamente, l’intelligenza artificiale può generare contenuti capaci di ingannare anche l’occhio più esperto.
Il futuro della creatività con l’intelligenza artificiale
Jon Friedman, a capo del design di Microsoft, ha ribadito che l’IA non sostituirà i creativi umani, ma diventerà uno strumento potente nelle loro mani. Le competenze creative del futuro, quindi, non si baseranno solo sulla capacità di creare, ma sempre più sull’abilità di selezionare, migliorare e rifinire i contenuti generati dalle macchine.
Questa evoluzione segna una nuova era per il mondo del design e della comunicazione: una fusione tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, dove il valore sta nella sensibilità e nella cura dei dettagli.