La terza sessione del tribunale di Napoli ha assolto i boss dei Casalesi, Francesco Bidognetti e Antonio Iovine per le minacce che avevano rivolto allo scrittore Roberto Saviano e alla giornalista Rosaria Capocchione.
L’unico degli imputati ad essere condannato ad un anno di reclusione con la sospensione della pena è l’avvocato dei Casalesi reo di aver letto la lettera che conteneva le minacce nei confronti di Saviano e Capocchione.
Una sentenza non accolta troppo male dall’autore di “Gomorra” che a caldo ha commentato: “I Casalesi dimostrano di essere ‘guappi’ di cartone perché si sono nascosti dietro il loro avvocato”.
Saviano era presente in aula a Napoli e ha parlato di una “vittoria a metà” dopo la lettura della sentenza, ma spera che questa sentenza possa essere “un primo paso verso la libertà, verso una nuova vita”. Saviano ha rincarato la dose dicendo degli esponenti dei clan camorristici: “Non sono imbattibili, non sono invincibili e la sentenza lo dimostra”.