E’ accaduto a Fano: un medico di anni cinquantatré è morto per encefalopatia spongiforme bovina, la malattia neurologica cronica e irreversibile che colpisce i bovini meglio conosciuto come morbo della mucca pazza.
Il contagio di BSE, Bovine Spongiform Encephalopathy, si trasmette a molte specie animali, compreso l’uomo.
Allo sfortunato medico deceduto in provincia di Ancona che ha contratto la malattia, non è stata fatta nemmeno l’autopsia perché, dice Aldo Ricci direttore degli Ospedali Riuniti Marche Nord: “…un minimo di rischio di contagio c’è”.
Senza autopsia, come si può essere certi che il medico sia morto per il morbo della mucca pazza? Perché, spiega Ricci, i sintomi c’erano tutti: difficoltà a parlare, poca lucidità mentale e, soprattutto, contrazione involontaria di uno o più muscoli.
Il direttore, comunque per evitare inutili allarmismi, ci ha tenuto anche a precisare che la malattia non si trasmette da uomo a uomo.
Purtroppo, però ancora non si conosce una cura per questo morbo devastante. Allora come si può evitare il contagio? Abolendo dalla dieta la carne? No. Basta solo mangiarla ben cotta.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.