Amazon ha annunciato che, a partire dai primi mesi del 2024, introdurrà annunci pubblicitari nel suo servizio di streaming Prime Video. Questo cambiamento, annunciato il 22 settembre 2023, mira ad aumentare i ricavi dell’azienda, seguendo le orme di altre piattaforme come Netflix e Disney+. Inizialmente, la pubblicità sarà introdotta negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania e in Canada, per poi essere estesa anche in Francia, Italia, Spagna, Messico e Australia.

L’abbonamento standard a Prime Video manterrà il suo prezzo attuale, ma gli utenti avranno l’opzione di scegliere contenuti senza pubblicità pagando un costo aggiuntivo. Negli Stati Uniti, per esempio, questo canone aggiuntivo sarà di 2,99 dollari al mese.
Questi cambiamenti si inseriscono in un contesto più ampio di strategie adottate dalle piattaforme di streaming per incrementare i loro ricavi. La lenta crescita degli abbonati e la concorrenza sempre più intensa nel settore hanno spinto queste piattaforme a cercare nuove fonti di entrate, come appunto la pubblicità. Inoltre, aziende come Disney e Netflix stanno affrontando il problema della condivisione delle password tra gli utenti per proteggere ulteriormente i loro ricavi.
Amazon ha sottolineato che il loro obiettivo è limitare la quantità di annunci pubblicitari rispetto a quelli presenti sulla televisione lineare e su altre piattaforme di streaming. Questa mossa si inserisce in una strategia più ampia dell’azienda per aumentare le entrate, che include anche un programma di riduzione dei costi a livello aziendale.
L’azienda ha inoltre fatto investimenti significativi nel settore dello streaming. Per esempio, ha acquisito lo studio cinematografico Metro-Goldwyn-Mayer per 8,5 miliardi di dollari e investito circa 7 miliardi di dollari in contenuti originali e programmi sportivi in diretta.
In definitiva, l’introduzione della pubblicità su Prime Video rappresenta un importante cambiamento strategico per Amazon, che cerca di adattarsi al panorama in evoluzione del settore dello streaming e delle abitudini dei consumatori.