A Roma a 500 famiglie è stato vietato di usare l’acqua per uso alimentare e per l’igiene alimentare per un lungo periodo fino al 31 dicembre.
Nei Municipi XIV e XV di Roma è vietato bere e lavarsi con l’acqua corrente. “Per evitare allarmismi e fraintendimenti – dice il presidente del XV Daniele Torquati -, molti dei residenti delle vie coinvolte si servono da sempre di pozzi e non degli acquedotti dell’Arsial. Pertanto i disagi si prospettano limitati e ben gestibili”.
La zona è quella di Primavalle, Labaro e Giustiniana per la quale il sindaco Marino ha imposto il divieto di cucinare e bere l’acqua.
Il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione urbana del Campidoglio ha comunicato che dal 21 febbraio al 31 dicembre partirà il divieto. Le aree sono quelle servite dagli acquedotti Malborghetto, Camuccini, Piansaccoccia, Monte Oliviero, Santa Maria di Galeria, Brandosa, Casaccia-S.Brigida.
Sono proprio questi rami degli acquedotti ad essere interessati dal risanamento da parte di Acea Ato2.
Solo sotto una amministrazione di sinistra sono possibili questi fatti!
Altro che “salva Roma” ! A quando una legge che proibisca alla sinistra di amministrare ?