La scoperta delle cellule grigie che ci fanno venire voglia di ballare affonda le radici nelle profondità della nostra materia cerebrale, specificamente nella materia grigia, un tessuto fondamentale per le funzioni cognitive e sensoriali del cervello.

La materia grigia è costituita principalmente da corpi cellulari neuronali, o soma, che appaiono grigi post-mortem ma che in realtà presentano una tonalità marrone chiaro quando il cervello è vivo e ben irrorato di sangue. Questa regione del cervello svolge un ruolo cruciale nelle aree ricche di materia grigia, come il cervelletto e la corteccia cerebrale, che sono responsabili di funzioni importanti quali il controllo fine del movimento, la cognizione e l’elaborazione emotiva.
I corpi dei neuroni nella materia grigia fungono da centro di controllo per il neurone, da cui si dipartono altre connessioni come gli assoni e i dendriti, essenziali per la trasmissione sinaptica e l’input da neuroni vicini. La corteccia cerebrale, in particolare, è il sito primario di cognizione nel cervello e si divide in numerose aree funzionali, comprese quelle responsabili per la memoria, il ragionamento, i sensi e il linguaggio.
La connettività tra i neuroni, facilitata da una struttura complessa chiamata sinapsi, è fondamentale per la trasmissione dell’informazione nel cervello. Una sinapsi è essenzialmente una connessione tra un neurone trasmettitore e un neurone ricevente, attraverso la quale il neurone trasmettitore rilascia neurotrasmettitori nell’interstizio sinaptico, influenzando così l’attivazione o l’inibizione del neurone ricevente. Questi incontri tra neuroni non sono casuali ma sono il risultato di un processo altamente regolato e complesso che permette al cervello di formare reti di connessioni sinaptiche, essenziali per la nostra capacità di pensare, ricordare e, in effetti, sentire il desiderio di muoverci a ritmo di musica.
Il cervello umano ospita circa 120 miliardi di neuroni, che durante lo sviluppo formano sinapsi a un ritmo di circa 10.000 ogni 15 minuti nella corteccia umana. Questa incredibile rete di connessioni sinaptiche, che arriva a contare circa 100 trilioni di sinapsi, è alla base della nostra coscienza e delle nostre capacità cognitive superiori, compresa la musica e il movimento che essa ispira.
La plasticità sinaptica, la capacità del cervello di modificare la forza e la stabilità delle connessioni sinaptiche in risposta all’attività elettrica, è fondamentale per l’apprendimento e la memoria. Quando apprendiamo qualcosa, come il significato di una parola in una lingua straniera, determinate sinapsi nel cervello si rafforzano. Questo processo implica modifiche nelle varie proteine che costituiscono la sinapsi, dimostrando quanto sia cruciale la plasticità per la nostra capacità di acquisire nuove informazioni e abilità, come la danza.
Tutto ciò ci conduce a riflettere sull’importanza delle strutture cerebrali e sul loro ruolo nell’ispirare comportamenti complessi come il desiderio di ballare. La connessione tra la musica e il movimento, radicata nelle intricate reti di materia grigia del nostro cervello, evidenzia la meravigliosa complessità della neurobiologia umana e il potere della musica di muovere letteralmente e figurativamente l’umanità.