Il narghilè, una tradizione millenaria che ha radici profonde in diverse culture, è diventato un simbolo di convivialità e relax in molte parti del mondo. Questo strumento per fumare, noto anche come shisha, hookah o waterpipe, è più di un semplice oggetto: rappresenta un ponte tra passato e presente, unendo la ricchezza delle tradizioni storiche con le tendenze moderne.
L’articolo seguente esplora l’origine, la struttura, l’uso e le variazioni culturali del narghilè, offrendo una panoramica completa di questa pratica tanto amata quanto discussa.

Dalla sua invenzione nell’India dei Mughal alla sua diffusione in Persia e oltre, il narghilè ha attraversato secoli e culture, evolvendo in un’esperienza sociale ricca e multisensoriale. Esaminiamo la sua struttura, dai materiali artistici ai diversi sapori di tabacco che possono essere utilizzati, e analizziamo il ruolo che il narghilè svolge nelle interazioni sociali in diverse regioni.
Inoltre, affronteremo le questioni di salute pubblica legate al suo utilizzo, esplorando come le tradizioni culturali si confrontano con le preoccupazioni moderne per la salute.
Attraverso questo viaggio nella storia e nell’uso del narghilè, cercheremo di capire meglio come un semplice strumento per fumare sia diventato un fenomeno globale, simbolo di ospitalità, piacere e arte.
Un narghilè tipico è composto da quattro parti principali:
- Gövde: il corpo, una bottiglia di vetro mezzo piena d’acqua.
- Marpuç: un lungo tubo flessibile che collega la ciotola al fumatore.
- Ağizlık o Sipsi: il bocchino rimovibile in cima al tubo.
- Lüle: una piccola ciotola a forma di coppa per contenere il tabacco.
Nel tempo, i narghilè sono diventati veri e propri oggetti d’arte, con bottiglie di vari colori e forme eleganti, tubi flessibili spesso decorati con ricami o artigianato tessile, e bocchini di plastica che possono essere in preziosa porcellana o ambra così come anche il narghilè portatile.
Tradizionalmente, il narghilè veniva usato per fumare solo tabacco puro, ma oggi sono disponibili vari tipi di tabacchi aromatici, preparati con succhi di frutta fermentati. I sapori includono una vasta gamma di frutti ed erbe, come mela, fragola, banana, pesca, menta e molti altri. Esistono anche gusti più insoliti, come il cappuccino.
Quando si fuma il narghilè, ci sono alcune regole di etichetta da seguire:
- Tirare il fumo delicatamente, senza fare tiri profondi come si farebbe con una sigaretta.
- Fumare in un luogo ben ventilato a causa del pericolo di monossido di carbonio.
- Non accendere le sigarette con i carboni del narghilè, poiché è considerato di cattivo gusto.
- Tenere sempre il narghilè sul pavimento, mai su un livello rialzato.
- Non passare direttamente il tubo al prossimo utente, ma appoggiarlo sul lato o sul tavolo.
- Mantenere un’atmosfera rilassata e tranquilla, senza fare rumore eccessivo.
I caffè narghilè sono luoghi dove le persone si incontrano per parlare e sorseggiare caffè, tè o succhi di frutta, tra un tiro e l’altro. Fumare un narghilè richiede generalmente tra un’ora e due ore.
Sebbene il narghilè sia un’attività sociale popolare e abbia una ricca storia culturale, è importante essere consapevoli dei rischi per la salute associati al suo uso. Il fumo di narghilè espone a sostanze tossiche, cancerogene e metalli pesanti che non vengono filtrati dall’acqua. Inoltre, la condivisione del narghilè può portare alla trasmissione di malattie infettive e batteri patogeni.