App mobili e sicurezza: perché il tuo smartphone è più vulnerabile di quanto credi

App mobili e sicurezza perché il tuo smartphone è più vulnerabile di quanto credi

Nel 2025, le applicazioni mobili sono diventate parte integrante della vita quotidiana: dallo shopping all’intrattenimento, passando per la produttività e la salute. Tuttavia, un recente studio condotto da NowSecure, azienda specializzata in sicurezza mobile, lancia un serio allarme: la maggior parte delle app contiene vulnerabilità che mettono a rischio privacy e dati personali.

App mobili e sicurezza perché il tuo smartphone è più vulnerabile di quanto credi

I numeri della minaccia: cosa ha scoperto l’analisi?

L’indagine ha analizzato oltre 500.000 app e ha rivelato una realtà preoccupante:

  • Quasi 1 app su 5 contiene chiavi di crittografia hardcoded (inserite nel codice, quindi facilmente accessibili agli hacker)
  • Circa 1 su 6 utilizza componenti software con vulnerabilità note
  • Più del 60% delle app adotta sistemi di crittografia deboli o compromessi

In sintesi: 2 app su 3 presentano almeno una falla di sicurezza significativa, nonostante la fiducia spesso cieca da parte degli utenti.


🛠 Perché succede? Le colpe (involontarie) degli sviluppatori

Secondo Andrew Hoog, co-fondatore di NowSecure, gli sviluppatori tendono a concentrarsi sulle funzionalità e sull’esperienza utente, trascurando la fase di progettazione sicura dell’app. Un altro problema diffuso è l’uso massiccio di SDK di terze parti (oltre il 60% delle app li impiega), molti dei quali contengono bug noti e non risolti.

Spesso gli sviluppatori non sanno nemmeno che il codice che utilizzano è vulnerabile, anche perché i database pubblici delle vulnerabilità (come il CVE) sono sovraccarichi e poco aggiornati.


Sicurezza mobile: perché è diversa da quella web

Una delle criticità principali è l’illusione di sicurezza derivante dagli app store. Quando carichiamo un’app su Apple App Store o Google Play Store, queste piattaforme scansionano il software, ma solo per garantire la conformità alle policy, non per verificarne la sicurezza profonda.

“Tutti pensano che Apple e Google testino le app. Non è vero. Cercano solo malware e violazioni gravi, non vulnerabilità nel codice.” — Andrew Hoog

Inoltre, a differenza delle web app protette da firewall e server, le app mobili vengono caricate interamente nei dispositivi degli utenti, rendendole facilmente analizzabili da chiunque, compresi i cybercriminali.


Un ecosistema sempre più esposto

Secondo il rapporto State of Mobile 2025 di SensorTower:

  • Ogni utente utilizza in media 7 app diverse al giorno
  • Le spese globali in app superano i 150 miliardi di dollari
  • Ogni smartphone moderno integra 18+ sensori, dal GPS alla fotocamera, tutti potenziali bersagli

Questo rende i dispositivi mobili una superficie di attacco enorme e in continua crescita per il cybercrimine.


Ci sono buone notizie?

Sì. Paradossalmente, gli ecosistemi mobili sono più sicuri delle workstation, per due motivi principali:

  1. Aggiornamenti rapidi – Sia Apple che Google rilasciano patch tempestive (soprattutto nei dispositivi come iPhone e Pixel).
  2. Ecosistemi chiusi – Il rischio di “jailbreak” o modifiche non autorizzate è molto più basso rispetto al passato.

“Quando rileviamo un bug, non è detto che esista ancora con il prossimo aggiornamento di iOS o Android. Le patch arrivano velocemente.” — Hoog


Cosa possono fare sviluppatori e utenti?

Per gli sviluppatori:

  • Utilizzare API sicure e aggiornate
  • Evitare hardcoding di chiavi o credenziali
  • Verificare gli SDK e i moduli di terze parti
  • Implementare crittografia moderna e standardizzata (es. TLS 1.3)

Per gli utenti:

  • Scaricare app solo da fonti ufficiali
  • Evitare app poco conosciute o senza recensioni
  • Aggiornare regolarmente il sistema operativo
  • Utilizzare antivirus e strumenti di monitoraggio delle autorizzazioni

🔚 Conclusione

Nel 2025, la sicurezza delle app mobili non è più un optional. Sia gli sviluppatori che gli utenti hanno un ruolo cruciale nel proteggere i dati personali e aziendali. Il mondo delle app è pieno di funzionalità straordinarie, ma sotto la superficie si nascondono rischi reali. La consapevolezza e la prevenzione sono le chiavi per navigare in sicurezza nel mondo digitale.

By Angela Buonuomo

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.

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