Tutto è partito dal ritiro di Hayao Miyazaki cofondatore dello Studio Ghibli, sembra sia stato un colpo tremendo.
Dal ritiro di Miyazaki sembra che il futuro dello Studio Ghibli sia ormai segnato, come trapelava, e neanche tanto, dal documentario Kingdom of Dreams and Madness, durante il quale c’è proprio una frase che non lascia adito a interpretazioni.
Il futuro chiaro, cadrà tutto a pezzi, tuonava proprio Miyazaki, c’è chi però ha ancora fiducia come ad esempio il general manager Toshio Suzuki, secondo il quale il futuro dell’azienda non è per forza di cose segnato e il ritiro del cofondatore non vuole dire obbligatoriamente: chiusura.
Sembra che la soluzione migliore, prospettata proprio dal general manager, sia un periodo di pausa per capire su quale linea l’azienda dovrà riprendere, insomma lo Studio Ghibli potrebbe anche restare ma strutturato in maniera totalmente diversa, visto che la linea guida di Hayao Miyakazi non potrà essere più seguita.
Ricordiamo che lo Studio Ghibli è creatore di progetti come Ponyo, Arrietty, La città incantata, Il castello errante di Howl.

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