Il nucleo investigativo provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Lodi, guidato dal procuratore capo di Lodi Vincenzo Russo, ha smascherato un colossale traffico clandestino di cani provenienti dall’Est. L’operazione “Maky” ha permesso di salvare 88 cuccioli, mentre nove persone, tra cui anche un veterinario, sono state denunciate.
I cuccioli, provenienti soprattutto dall’Ungheria e della Slovenia, venivano portati in auto dentro scatole di cartone con dei fori dove i poveri cani a stento respiravano. Poi una volta in Italia venivano portati in un finto allevamento di cani a San Giuliano, nel milanese.
Qui venivano dotati di microchip e libretti sanitari, che attestavano la loro fasulla nascita in Italia. I cuccioli di razze pregiate quali Cavalier King, Akita, Spitz e Chiuaua venivano venduti anche a prezzi dieci volte superiori rispetto a quanto pagati nei loro paesi d’origine.
I cuccioli venivano venduti tramite Facebook o siti di annunci. Le persone denunciate rischiano di essere accusate di associazione a delinquere, e sarebbe la prima volta per un reato del genere, oltre a traffico illecito di animali di età inferiore alle 12 settimane, esercizio abusivo della professione medica, frode in commercio, maltrattamento di animali e detenzione produttiva di gravi sofferenze.

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