Quante volte vi sarà capitato di ricevere la posta o un pacco destinato a qualcun altro, ma invece arrivato a voi per un errore di omonimia?
Ma se una superficialità del genere può essere perdonata ad un postino, lo stesso non si può fare con degli operatori sanitari, dalla cui professionalità dipende la vita dei pazienti.
Ed invece presso Vimercate è successo un fatto assolutamente assurdo ed ingiustificabile: una donna di 84 anni è morta in ospedale per una trasfusione sbagliata, dopo che le era stata infusa una sacca di sangue destinata a un’altra paziente con lo stesso nome.
Il decesso, avvenuto venerdì 13 settembre, è stato confermato dalla stessa azienda socio sanitaria territoriale che ha comunicato la vicenda all’autorità giudiziaria e ha avviato un’indagine interna.
La vittima, era entrata in ospedale lo scorso 8 settembre per sottoporsi ad un intervento chirurgico al femore. La trasfusione è stata effettuata dopo l’operazione, come da prassi. Trasportata in terapia intensiva l’anziana, residente ad Arcore (Monza), nonostante i tentativi dei medici è deceduta per la reazione del suo sistema immunitario al plasma di diverso gruppo.
Un altro caso simile si era verificato a Genova lo scorso anno e in quel caso si trattava di uno scambio di sacche contenenti cellule per un trapianto di midollo.

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