WhatsApp rafforza la tutela della privacy degli utenti con il lancio di una nuova funzionalità chiamata “Privacy avanzata delle chat”, pensata per limitare la condivisione non autorizzata dei contenuti delle conversazioni. Disponibile a partire dall’ultimo aggiornamento dell’app, questa novità consente di impedire l’esportazione della cronologia chat e di bloccare il download automatico di foto e video.

Cosa fa la nuova funzione Privacy avanzata delle chat?
Una volta attivata, la funzione:
- Blocca l’esportazione delle chat, sia nei gruppi che nelle conversazioni individuali, impedendo che vengano condivise via email, app di messaggistica o note.
- Evita il salvataggio automatico dei file multimediali (foto, video) nella memoria locale del telefono.
- Disattiva l’uso dei messaggi in combinazione con Meta AI, la funzione che permette di generare risposte o immagini nelle conversazioni.
Come attivarla
Per attivare la nuova protezione:
- Apri WhatsApp.
- Tocca il nome della chat (individuale o di gruppo).
- Seleziona “Privacy avanzata della chat” dal menu.
Una volta abilitata, la funzione sarà attiva esclusivamente per quella specifica chat, permettendo agli utenti di personalizzare il livello di protezione in base alla conversazione.
Limiti e sviluppi futuri
Sebbene efficace, la funzione presenta ancora alcune limitazioni: non blocca gli screenshot né il download manuale dei contenuti multimediali. Tuttavia, WhatsApp ha già dichiarato che si tratta solo della prima versione e che sono in programma ulteriori miglioramenti per aumentare la sicurezza delle conversazioni.
“Questa funzione è particolarmente utile quando si partecipa a gruppi con utenti sconosciuti ma si condividono informazioni sensibili,” spiega WhatsApp nel comunicato ufficiale.
Una risposta concreta alle esigenze di privacy
Con l’introduzione della “Privacy avanzata delle chat”, WhatsApp risponde alla crescente preoccupazione degli utenti in tema di sicurezza delle informazioni personali e controllo sui contenuti condivisi. In un contesto in cui la privacy digitale è sempre più al centro del dibattito, questa funzione rappresenta un passo avanti importante per la tutela degli utenti.