Per scegliere di togliere volontariamente la vita a qualcuno si deve avere qualche grave problema che spinge al gesto irreparabile, qualcosa che annebbia del tutto la mente e toglie il giudizio.
Ma è difficile riuscire ad immaginare cosa scatti nella mente quando si sceglie di togliere la vita ai propri genitori, eppure casi del genere sono in continuo aumento.

L’ultimo episodio viene da Torino: Un ragazzo, 30 anni, ha ucciso i propri genitori a coltellate nella serata di lunedì 13 luglio 2020, nell’appartamento in cui abitava in via Biscarra, poi è scappato in strada pieno di sangue, vagando con l’auto della madre, finché i carabinieri lo hanno rintracciato a Collegno, nella zona della stazione metro Fermi, in stato confusionale.
La morte della coppia, secondo quanto ricostruito fino ad ora dai carabinieri, risalirebbe al pomeriggio di lunedì. Tra genitori e figlio sarebbe nato un litigio, sembra per futili motivi, al culmine del quale il 30enne li ha accoltellati.
L’uomo soffre di problemi psichiatrici: in cura dal 2000 al 2012, aveva manie di persecuzione.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.