Da molti decenni la Caritas si spende anima e corpo per dare assistenza a poveri e bisognosi, per cercare di assicurare a chiunque ne ha bisogno un letto, un pasto caldo, una coperta nelle gelide notti invernali.
E se già in Italia il numero dei poveri è molto alto, è purtroppo considerevolmente aumentato a causa dello scoppio della pandemia di Covid 19, che ha creato tanti, troppi, “nuovi poveri.
Secondo quanto fa sapere la stessa Caritas, nei mesi del lockdown, da marzo a maggio, si è registrato un incremento del 34% di “nuovi poveri” e un aumento di violenze e maltrattamenti in famiglia.
I dati sono contenuti nel suo ultimo rapporto stilato con i dati raccolti da 169 presidi locali, pari al 77,5% del totale, che fornisce i numeri della crisi in base agli interventi effettuati e all’aiuto offerto alle persone in difficoltà.
L’organismo della Cei ha assistito quasi 450mila persone, di cui il 61,6% italiane. Il 34% di queste vengono definite “nuovi poveri”, ossia persone che prima di allora non erano mai ricorse al sostegno dell’organizzazione caritatevole.
Circa 92mila famiglie in difficoltà, inoltre, hanno avuto accesso ai fondi diocesani, oltre 3mila famiglie hanno usufruito di attività di supporto per la didattica a distanza e lo smart working, mentre 537 piccole imprese hanno ricevuto un sostegno.