Quando si raccontano fatti di cronaca è sempre difficile farlo, ma quando i protagonisti sono dei bambini, vessati, vittime di violenze, non protetti, per di più da coloro che li hanno messi al mondo, l’impresa diventa addirittura ardua.
Stavolta la terribile storia arriva da Bellona, in provincia di Caserta: due sorelline, la più grande di tre anni, la piccola di appena sei mesi, sono state maltrattate, picchiate e lasciate senza cibo e attenzioni. dai due genitori, di 35 e 32 anni, finiti in carcere.
Una storia che non è finita in tragedia solo perché la più grande delle due, che frequenta l’asilo, ha confidato ad una maestra le violenze fisiche e morali cui veniva sottoposta dai genitori insieme alla sorellina.
Per fortuna la docente non è stata zitta ed inerme ma ha immediatamente denunciato e ha anche fatto una relazione acquisita poi dagli investigatori della Squadra Mobile della questura di Caserta.
Tra le altre, fratture sono state procurate agli arti della neonata dalla cosiddetta “shaking baby syndrome“, ovvero da un eccessivo e violento scuotimento cui la bimba è stata sottoposta, solo perché piangeva.
Gli inquirenti hanno ricostruito il quadro di violenze ai danni delle bimbe, legato anche allo stato di grave indigenza dei genitori, e alla fine li hanno tratti in arresto.