Il consumo regolare di carciofi aiuta a prevenire e controllare il cancro alla prostata, il cancro al seno e la leucemia in vitro, secondo l’Associazione spagnola degli alimenti.
L’effetto dei carciofi sul cancro potrebbe essere dovuto ai suoi principali flavonoidi, rutina e quercetina, oltre che alla presenza di acido gallico. Nello specifico, questi elementi inducono l’apoptosi (morte cellulare programmata), uno dei nuovi bersagli terapeutici nel trattamento di questa malattia, riducendo al contempo la proliferazione cellulare.
Allo stesso modo, i flavonoidi, un costituente chiave dei carciofi, proteggono dal danno cellulare derivante dall’attivazione di fattori cancerogeni, cioè quelli che sono in grado di provocare il cancro o aumentarne l’incidenza. Inoltre, rafforzano il sistema di disintossicazione dei mutageni, agenti che alterano o modificano le informazioni genetiche ed eliminano gli agenti cancerogeni dal corpo.
Secondo i dati della Società Spagnola di Oncologia Medica (SEOM), ogni anno nel nostro paese vengono registrati circa 300.000 nuovi casi di cancro. Infatti, l’incidenza della malattia è aumentata del 12% negli ultimi cinque anni. Il cancro alla prostata e al seno, su cui sono stati dimostrati i benefici dei carciofi, sono rispettivamente il secondo e il terzo tipo più diagnosticato. Il cancro è la seconda causa di mortalità, solo dopo le malattie cardiovascolari, e occupa anche i primi posti al mondo. Secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità (IARC), nel 2020 ha causato circa 10 milioni di morti a livello globale.