Un progetto nato dalla WLAB, azienda italiana, e il supporto dell’Università di Firenze, si tratta delle prime cyber piante.
Le cyber piante possono essere utilizzate come sentinelle per monitorare il clima e rilevare i cambiamenti legati in particolar modo all’inquinamento atmosferico.
Il clima e i suoi repentini cambiamenti potrebbero essere studiati attraverso le cyber piante, ovvero piante che utilizzano dei sensori particolari, il progetto oltre all’Italia vede anche la collaborazione dell’Inghilterra e della Spagna, attraverso una partnership.
Nelle piante vengono inseriti questi sensori, che sono in realtà dei micro sensori, essi riescono a monitorare le condizioni del terreno e dunque anche il grado di intossicazione, ma come spiega il coordinatore del progetto Andrea Vitaletti, monitorare il nostro pianeta è possibile ma cambiarlo è compito degli esseri umani.