Si chiama equo compenso, e colpisce i dispositivi che possono riprodurre video e audio e hanno capacità di archiviazione, una sorta di balzello per copie private.
Se ne parlava nei mesi scorsi tra proteste e conferme, oggi si arriva all’accettazione del decreto ministeriale che vara dal 20 giugno le nuove tasse sui dispositivi come gli smartphone e i tablet.
Per quanto riguarda i dispositivi mobili la sovrattassa sarebbe dai 3 ai 4,80 euro per dispositivi che arrivano ad oltre 32GB di storage, nettamente aumentata rispetto agli 0.90 euro precedenti, anche se da parte della Siae si continua a precisare che non si tratta di una tassa sui cellulari ma del diritto d’autore.
Buona parte degli artisti sia in campo musicale che cinematografico, apprezzano invece il decreto che sancisce il rispetto del diritto d’autore, da Paolo Virzì a Gabriele Salvatores passando per Carlo Verdone e Paolo Conte.
Pur essendo notevolmente aumentate, le tariffe sono inferiori alla media europea che arriva a quasi 36 euro per un tablet in Germania.