La Ragioneria generale dello Stato ha dato il suo via libera sul punto relativo al pensionamento dei militari. Il provvedimento è stato sviluppato dal ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia e ora dovrà arrivare al Colle per essere firmato dal capo dello stato, Giorgio Napolitano. Secondo il nuovo provvedimento, i militari andranno in pensione tra i 60 e i 62 anni, e non potranno rimanere ancora in servizio. Cioè non c’è possibilità di trattenersi per altri due anni al lavoro, anche se esiste qualcosa di simile nell’arma che si chiama, collocamento in ausiliaria che può durare fino a cinque anni. I militari godranno di un’ «eccezione» come i giudici.
Rimanere in servizio solo fino al 31 dicembre del 2015, poi dovranno andare in pensione. Sulla riforma è intervenuto il segretario della Cgil Susanna Camusso. «Bisognerebbe avere molto più coraggio nell’affrontare la riforma della Pa e indirizzarla a far sì che i cittadini, a partire da un minuto dopo, abbiano meno problemi nel rapporto con la Pubblica amministrazione».