La Corte Costituzionale è stata chiarissima: il divieto di ricorso alla fecondazione eterologa deve essere abolito.
Questa sentenza rivoluzionaria comporta degli effetti immediati e ci si chiede come possa reagire l’Italia alla nuova questione: non essendoci più bisogno di viaggi “della speranza” per fare la fecondazione all’estero, l’Italia è pronta a far fronte efficacemente a tutte le nuove richieste che arriveranno?
Antonio Colicchia, responsabile del Centro Sant’Anna di Roma, è molto dubbioso al riguardo, poichè non basta autorizzare a fare ovodonazioni, ma c’è bisogno anche ed essenzialmente di donne che donino i propri ovociti, ed è una cosa difficile da concepire per la mentalità cattolica del nostro paese.
C’è poi da dire che in Italia la donazione è consentita solamente alle donne che ne hanno in sovrannumero, cioè alle donne over 35, e quindi gli ovociti hanno meno possibilità di essere fecondati.
Il problema è ancora lontano dalla soluzione e non mancano i nodi da sciogliere ancora.
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