Una volta era più “facile” nascondere i propri brutti voti a scuola, almeno per qualche settimana: fino a quando i genitori non andavano agli incontri scuola famiglia, gli studenti potevano infatti mentire e riferire di aver preso almeno qualche sufficienza.
Oggi invece le comunicazione sono istantanee: i voti vengono infatti “caricati” in tempo reale sui registri elettronici, a cui tutti i genitori hanno accesso. E la stessa cosa accade naturalmente anche per le assenze, segnate anche queste online.

Ma un gruppo di studenti di Grosseto, invece di mettersi a studiare per recuperare le insufficienze e andare a scuola per non beccarsi troppe assenze, ha ben pensato di hackerare il registro di classe.
I furbacchioni hanno usato un “trojan” per ritoccare i registri elettronici dei professori della loro scuola, cancellando le proprie assenze.
Ma, dopo essere stati smascherati dalla Polizia postale, ora tutti e 10 i liceali coinvolti rischiano da uno a 4 anni di reclusione per hackeraggio. A carico degli studenti, scrive il Tirreno, ci sono le accuse di accesso abusivo a sistemi informatici, falsità in atti pubblici, danneggiamento di banche dati.