In questi giorni, dopo tre settimane di quarantena e probabilmente altrettante ancora da sopportare, queste sono notizie che non vorremmo leggere, eppure serve a farci capire cosa ci aspetta nel prossimo futuro e come sia irrealistico pensare ad un pronto ritorno alla normalità.
Hong Kong, dopo aver battuto con successo il coronavirus, sta vivendo una seconda ondata di Covid-19, importata dai rimpatriati e dagli stranieri: nella sola giornata di venerdì 27 marzo ci sono stati 65 nuovi casi, secondo quanto ha riportato dal quotidiano francese Le Monde. Al momento si contano 518 casi su 7,4 milioni di abitanti.

Ecco allora che, a pochi giorni dalla fine di ogni restrizione, si è tornati nuovamente alla quarantena: tutti sono di nuovo costretti a rimanere a casa, i parchi e i cinema sono stati chiusi, gli assembramenti di più di quattro persone in pubblico sono stati vietati.
Visto che almeno in parte i nuovi casi di contagio sembrano essere arrivati dall’estero, l’aeroporto è stato chiuso agli stranieri, anche solo a quelli in transito, e i residenti di rientro sono messi in quarantena per 14 giorni.