Nelle ultime ore, sulle loro pagine social, tutti i politici italiani se ne sono fatti vanto, quindi è impossibile non averlo letto o ascoltato: in Italia, a novembre, è stato record di occupati.
Certo siamo ancora ben lontani dalle media degli altri paesi europei e la disoccupazione, in primis quella giovanile, è ancora fin troppo alta, ma è giusto anche riportare qualche buona notizia, che quantomeno apre uno spiraglio di luce per il prossimo futuro.
A novembre 2019 il tasso di occupazione è infatti salito ancora, raggiungendo il 59,4% (+0,1 punti percentuali su ottobre). Lo rileva l’Istat spiegando che si tratta del valore più alto registrato dall’inizio delle serie storiche, avviate nel 1977.

Le persone con un lavoro hanno toccato quota 23 milioni 486mila.
Nel dettaglio aumentano i ‘posti fissi’, con 67mila dipendenti permanenti in più, mentre diminuiscono sia i dipendenti a termine (-4mila) sia gli indipendenti (-22mila).
Scende il tasso di inattività al 34%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.
A spingere l’occupazione nel mese di novembre sono state le donne, che aumentano di 35mila unità rispetto a ottobre, e i giovani tra i 25 e i 34 anni.
Il tasso di disoccupazione a novembre 2019 è stabile al 9,7% ma si conferma essere il terzo tasso più alto dopo Grecia e la Spagna.