Centinaia di integratori alimentari contengono ingredienti “potenzialmente dannosi” lo conferma un recente studio
Sono tante le persone che fanno uso di vitamine e integratori alimentari, in tutto il mondo ma lo studio rivela alcuni particolari legati al mercato del Regno Unito e degli Stati Uniti.
Una ricerca del Dipartimento della sanità pubblica della California ha rivelato che centinaia di integratori alimentari venduti negli Stati Uniti contengono farmaci non approvati e “potenzialmente dannosi“. Tra il 2007 e il 2016, i ricercatori hanno scoperto che ben 776 prodotti contenevano ingredienti non regolamentati.
La ricerca era basata su un database FDA (Food and Drug Administration) che identifica integratori “contaminati“, quelli che contengono ingredienti non effettivamente elencati sull’etichetta. Notizia ancor più preoccupante che la FDA non aveva emesso un richiamo di prodotto per più della metà di loro.
Circa il 45% dei prodotti era commercializzato per disfunzioni , mentre circa il 41% era mirato alla perdita di peso e il 12% sosteneva di rafforzare la struttura muscolare.
Ma quali sono questi ingredienti?
Nei prodotti per aumento del desiderio sono stati trovati contenenti ingredienti attivi in farmaci prescritti per la disfunzione erettile, che possono causare gravi danni ai vasi sanguigni in caso di uso eccessivo. E quasi tutte le pillole per l’integrazione muscolare contenevano steroidi sintetici o ingredienti steroidei, gli effetti collaterali a lungo termine del sovrautilizzo includono problemi di fegato, reni e salute mentale per nominarne solo tre.
Molti dei prodotti dimagranti, nel frattempo, contenevano sibutramina un vero e proprio soppressore dell’appetito, che è stata ritirata dalla vendita in tutto il mondo dopo che gli studi hanno collegato il farmaco a un aumentato rischio di infarto e ictus.
“Questi prodotti hanno il potenziale di causare gravi effetti avversi sulla salute a causa di abuso accidentale, uso eccessivo, o interazione con altri farmaci, condizioni di salute sottostanti o altri farmaci all’interno dello stesso integratore alimentare” confermano gli autori dello studio che è stato pubblicato nel JAMA Network Open .

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