Servono davvero oppure sono inutili gli integratori alimentari, soprattutto nello sport?
Un’alimentazione sana è alla base di una vita sana, questo è poco ma sicuro. Se si riesce ad associare una dieta corretta a un’attività sportiva più o meno continuativa, si costruisce un buon viatico per campare più a lungo e meglio. E anche questo pare assodato.
Resta da capire qual è l’attività fisica che più si addice al nostro corpo e in che termini bisogna praticarla. Naturalmente la prima riflessione da fare è che l’attività fisica deve essere commisurata al nostro stato di salute e all’età. Esistono sport che peggiorano alcune patologie, e sport che non possono essere praticati oltre una certa età.
Per cui il primo consiglio da dare è quello di rivolgerci al nostro medico per indirizzarci verso l’attività sportiva a noi più confacente. La cosa da evitare nella maniera più assoluta è la sedentarietà. Se il nostro corpo riesce a muoversi in maniera adeguata, ne beneficia il corpo stesso, ma anche la mente. Si scarica lo stress, si ragiona meglio, si affrontano meglio anche situazioni difficili.
Insomma, l’attività fisica è un vero toccasana, è la medicina preventiva per eccellenza. Forse è la prima forma di prevenzione. Ma non c’è dubbio che, come accennavamo in precedenza, l’altra raccomandazione è quella di un’alimentazione corretta. E, fortunatamente, noi Italiani possiamo vantare un ottimo primato per quanto riguarda la genuinità e la positività di una certa alimentazione, come ad esempio quella consigliata dalla dieta mediterranea.
Poca carne, molto pesce, molta frutta fresca e verdura, quantità modiche di pane e pasta. In fin dei conti negli alimenti menzionati c’è tutto quello che occorre. Facendo altresì attenzione, ovviamente, a non eccedere nel consumo di cibi fritti o troppo elaborati. E facendo pure attenzione alla quantità del cibo assunto, per non sovraccaricare organi delicati come fegato, stomaco, e non solo.
Ma di là di questo, soprattutto per uno sportivo, esiste la possibilità di nutrirsi in maniera diversa e più adeguata, orientando la propria alimentazione in maniera tale che sia più consona all’attività sportiva che viene svolta? In letteratura e su internet in questo senso c’è di tutto e di più. Tuttavia non tutti gli articoli, i consigli e gli orientamenti sono corretti. Bisogna fare una cernita delle cose che ci sembrano più credibili e comunque degne di maggiore attenzione.
Prendiamo ad esempio quella che molti considerano una moda negli ultimi anni, gli integratori alimentari. Come bisogna comportarsi con quello che viene normalmente considerato per lo sportivo un supplemento energetico, un modo per essere più in forma e, in qualche caso, anche per migliorare le prestazioni? Intanto diciamo che l’uso di integratori alimentari andrebbe sempre concordato con un medico, per capire se servono e quali siano i tipi da utilizzare.
Secondariamente, non tutti gli integratori alimentari sono uguali: ne esistono di energetici, proteici, vitaminici, salini, stimolanti e così via. In terzo luogo comunque gli integratori alimentari non sono un surrogato di una buona e sana dieta alimentare. Per lo sportivo impegnato in notevoli sforzi, come una maratona, gli integratori potrebbero essere utili in fase di preparazione, al fine di recuperare sali minerali e vitamine perse in abbondanza con la sudorazione.
C’è un’altra classe di sportivi che potrebbe utilizzare con profitto gli integratori alimentari, vale a dire coloro che hanno problemi o carenze specifiche, anche indipendentemente dall’attività fisica. Ad esempio chi ha spesso crampi, chi suda eccessivamente, può trarre giovamento dall’uso di integratori alimentari contenenti sali minerali. Nondimeno, coloro che tendono a scendere troppo con ferro ed emoglobina, possono utilizzare multivitaminici contenenti ferro, vitamine del gruppo B e del gruppo C.
Oppure ancora, quanti seguono diete particolari, ad esempio quella vegana o altre ancora, potrebbero davvero aver bisogno di un’integrazione alimentare in funzione degli elementi che, in base alla dieta, risultino effettivamente carenti. Anche in questi casi è però bene sottolineare e ribadire che è molto opportuno consultare un medico per farci indirizzare nel migliore dei modi.

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