Isis, orrore senza fine: oggi sul Web è comparso il video shock, l’ennesimo, di un prigioniero siriano che, prima di essere barbaramente decapitato, è stato costretto a scavarsi la fossa con le sue mani.
E’ inimmaginabile la barbarie che può partorire una mente umana contorta. Ciò che accade nello Stato Islamico si fa fatica anche a raccontarlo.
Si identifica con la lettera “Z” il prigioniero che dopo essere stato torturato a dovere, sarà decapitato da un jihadista.
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Morte, violenza, terrore, barbarie. Questo semina l’Isis. E nella sua folle avanzata, i terroristi lasciano dietro di loro una scia di cadaveri senza testa pieni di esplosivo.
A denunciare questa terrificante tattica, è l’ONG Handicap International (HI).
In pratica gli jihadisti riempiono i corpi decapitati con 20 chili di esplosivo e 500 cuscinetti a sfera di acciaio e lasciano questo macabro ordigno umano tra le macerie. Una trappola micidiale per parenti e soccorritori ignari.
A questi vanno aggiunti altri delitti efferati come lo stupro di tante donne e bambine. Chiuse in stanze con decine di terroristi che le seviziano a turno.
E, come racconta il Daily Mail, guai a ribellarsi alla violenza, pena acqua bollente fra le gambe e ustioni con sigarette su braccia e seno. Finirà mai questo inferno?
