L’America da sempre è stata la patria della globalizzazione, della convivenza, più o meno pacifica, tra razze, culture e religioni diverse, ma proprio da qui negli ultimi tempi sembra essere partito un nuovo moto di intolleranza, che sta travalicando anche i confini.
E l’intolleranza prende di mira in primis la religione ebraica ed i suoi seguaci, come potrebbe anche dimostrare anche l’ultimo sanguinoso attentato consumatosi nelle scorse ore.
Per il momento tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti e potrebbe anche non trattarsi di terrorismo, ma al momento la certezza è che sono almeno sei le vittime di una sparatoria avvenuta a Jersey City, città a pochi chilometri da New York. Ci sono anche tre feriti, tra cui un altro poliziotto, ma non in pericolo di vita.
Stando ad una prima ricostruzione, tutto sarebbe iniziato al cimitero di Bay View subito dopo mezzogiorno con il ferimento di un agente alla spalla forse legato a un affare di droga andato male.
Due sospetti sono allora scappati all’interno di un supermercato kosher, un supermercato frequentato dalla popolazione ebraica, lungo Martin Luther King Drive, da dove hanno continuato a sparare contro gli agenti che hanno risposto al fuoco.
Lo scontro è andato avanti per diverse ore prima che i sospettati venissero neutralizzati.
Nella zona del conflitto a fuoco si trova anche una scuola cattolica e per ore centinaia di studenti sono stati rimasti chiusi all’interno dell’edificio posto in lockdown.

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