Il nostro premier, Giuseppe Conte, sta lottando con le unghie e con i denti per ottenere più aiuto possibili dall’Europa, in un tiro e molla dall’esito niente affatto scontato.
E mentre Bruxelles si è presa dieci giorni di tempo per valutare nuove proposte concrete di aiuto, assieme agli aiuti provenienti da paesi quali la Cina e la Russia, in queste ore sono arrivati anche quelli dell’Albania.
L’Albania, riconoscente per quanto gli italiani hanno fatto per il suo popolo, ha voluto infatti inviare nel nostro Paese 30 medici e infermieri per l’emergenza sanitaria di queste ultime settimane.

“Non siamo privi di memoria: non possiamo non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero”, ha detto il premier albanese Edi Rama.
“Voi membri coraggiosi di questa missione per la vita, state partendo per una guerra che è anche la nostra”, ha aggiunto rivolgendosi al team sanitario. “L’Italia è casa nostra da quando i nostri fratelli e sorelle ci hanno salvato nel passato, ospitandoci e adottandoci mentre qui si soffriva”, ha aggiunto Rama
“Sono 30 anni che ci aiutate e supportate ed è il minimo che potevamo fare per questa nazione”, ha invece dichiarato poco dopo l’atterraggio un infermiere di Pronto Soccorso di 35 anni di Tirana. “Sono consapevole di quanto sta accadendo negli ospedali bresciani, ma non mi spavento”, ha detto l’uomo ricordando con affetto di aver vissuto 15 anni a Napoli.