I bollettini della Protezione civile quotidianamente ci rendono conto de numero dei contagiati e delle vittime per Coronavirus ed i dati, in termini assoluti, sono ben poco rosei.
Attualmente sono 73.880 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto al giorno precedente di 3.815, che indica una ripresa dei contagi. Cala però il numero dei morti: 756 rispetto sempre al dato precedente (416 in Lombardia), quando l’aumento era stato di 889 decessi. Le persone guarite sono invece 13.030.
Si può vedere quindi un timido rallentamento nella progressione del contagio, ma l’Italia è lontana da parlare di un trend consolidato. Il numero di nuovi contagi è stabile, mentre il totale sfiora quota centomila casi.
E, mentre il ministro Speranza spiega che siamo ancora nel pieno dell’epidemia e sarebbe un errore abbassare la guardia ora, gli esperti spiegano che il picco potrebbe essere vicino ma probabilmente non ancora raggiunto.

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, è cautamente ottimista: ‘Pur con tutte le cautele del caso, vediamo come l’incremento percentuale giornaliero dei soggetti positivi, pur con un valore numerico che aumenta ancora, evidenzia un rallentamento della crescita. Non è ancora la fase calante – ha dichiarato al ‘Corriere della Sera’ – ma è un buon segnale. Il picco, infatti, si verifica quando si raggiunge il valore massimo di nuovi casi in un giorno’.
Walter Ricciardi, membro del Comitato esecutivo dell’OMS, ritiene che “si potrebbe iniziare a vedere un calo dalla fine della prossima settimana: più che di picco si parla di appiattimento della curva epidemica e, se le misure saranno rispettate, abbiamo la ragionevole possibilità di avere invertito il trend”.