Non siamo nessuno per giudicare le motivazioni che possano spingere una donna a un gesto così atroce, ma non è possibile trovarsi ancora una volta a raccontare di tragedie del genere, tragedie che si ci chiede se magari si potevano evitare, se veramente nessuno ha visto e sentito nulla.
La storia viene dal lecchese: il feto di un bambino è stato trovato in un depuratore durante le operazioni di pulizia dell’impianto.
Il ritrovamento è avvenuto a Verderio, in Brianza: indagano i carabinieri di Merate.
A quanto pare il ritrovamento risale a giorni fa ma la notizia è stata diffusa soltanto in queste ore: le indagini, coordinate dalla Procura di Lecco, sembrano complesse in quanto nel depuratore confluiscono le acque di più comuni della zona.
Intanto il feto è stato trasferito all’ospedale Manzoni di Lecco in attesa dell’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria per cercare di risalire all’identità della mamma.
L’autopsia potrà dare qualche notizia sulla presunta origine etnica del feto, ma anche capire se si è trattato di un aborto spontaneo o di un atto volontario.