Tutti noi nella vita, volenti o nolenti, dobbiamo fare i conti con le malattie ed i malanni più o meno gravi.
C’è chi li affronta con fin troppa superficialità, chi si mette a letto anche per un semplice raffreddore, ed anche chi è costantemente spaventato dal poter avere le più svariate patologie.
È il caso dell’ipocondriaco: chi è costui?
Semplicemente chi vive nel timore di ammalarsi, fa esami su esami e non si fida delle rassicurazioni: in soldoni soffre di ipocondria.
L’ ipocondria è un vero e proprio disturbo psichico caratterizzato dalla preoccupazione eccessiva di una persona riguardo alla propria salute, con la convinzione che qualsiasi sintomo avvertito dalla persona o una qualsiasi visita medica di routine possa essere segno o rivelare una qualche patologia, di solito molto grave quando non persino mortale.
Gli ipocondriaci richiedono frequentemente ripetuti test diagnostici e visite mediche, ma l’esito favorevole delle indagini non riduce la preoccupazione e non riesce a rassicurare i pazienti, anzi: la loro ansia cresce, perché si convincono che i medici non sono abbastanza competenti.
Naturalmente la cura non è farmacologica, ma è di tipo cognitivo-comportamentale, mirando a coinvolgere attivamente il paziente nella risoluzione del disturbo.