Non potevamo certo aspettarci un “regalo” da parte dell’Europa ma probabilmente questo è il meglio che il premier Giuseppe Conte avrebbe mai potuto ottenere, e si è battuto con le unghie e con i denti per ottenerlo da un’Europa non poi così ben disposta nonostante i proclami.
“Si è appena concluso il Consiglio Europeo che ha segnato una tappa importante nella storia europea. Tutti i 27 paesi hanno accettato di introdurre uno strumento innovativo, un recovery fund per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Titoli comuni europei che finanzieranno i paesi più colpiti, tra cui l’Italia, ma non solo. Questo strumento è urgente e necessario e l’Italia è in prima fila per richiederlo. Questo strumento si aggiungerà ai già varati e renderà la risposta più solida ed efficacie”, ha fatto sapere Conte proprio al termine del Consiglio Europeo.

Resta comunque la distanza tra chi, come Italia, Spagna e Francia, chiede trasferimenti a fondo perduto e chi, come Finlandia, Austria e Olanda, ritiene che le risorse debbano essere solo prestiti da restituire, ma un passo in avanti è stato fatto.
Tutti i dettagli andranno chiariti e definiti nelle prossime settimane, ma senza perder tempo, dato che l’obiettivo è “presentare già il prossimo 6 maggio un Recovery Fund che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico “.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.