Tutte le città d’arte, quotidianamente, si ritrovano a combattere contro i vandali, persone che più o meno consapevolmente rischiano di danneggiare irrimediabilmente il patrimonio artistico e culturale .
Che sia un selfie in cui ci si arrampica su sculture millenarie o un “graffito” con le proprie iniziali su un antico palazzo, la gente sembra non rendersi conto dei danni che ne derivano.
E sicuramente non avrà capito la portata del suo gesto un giovane di 20 anni che ora è stato messo sotto accusa e che resterà in custodia cautelare fino alla prima udienza fissata per il 30 gennaio.
Il giovane ha infatti volontariamente danneggiato un Picasso da 20 milioni di sterline (23,5 milioni di euro) alla Tate Modern Gallery di Londra: lo avrebbe causato un strappo per ragioni ancora sconosciute.

L’opera rovinata è il “Busto di donna“, un ritratto dell’amante di Picasso Dora Maar dipinto a Parigi nel maggio del 1944, durante gli ultimi mesi dell’occupazione nazista. L’episodio, reso noto dalla Bbc, è avvenuto il 28 dicembre.
Shakeel Massey, questo il nome del 20 enne imputato, rimarrà in carcere fino alla prima udienza fissata per il 30 gennaio, ma ha già fatto sapere che negherà ogni accusa a suo carico.