A Capodanno sono migliaia gli italiani che invece di restare a casa preferiscono aspettare il nuovo anno partecipando a cene in hotel, locali, terme, strutture ricettive di ogni sorta che organizzano serate ad hoc.
Ma evidentemente non c’è spazio per tutti, come “insegna” una brutta storia che viene dalla provincia di Frosinone: a Ferentino, nota località termale, l’hotel ha infatti rifiutato la prenotazione per il soggiorno e il cenone di Capodanno di 12 famiglie per la presenza di una decina di ragazzi autistici tra i 12 ed i 18 anni.
A quanto pare, quando le famiglie dei ragazzi disabili hanno prenotato hanno avuto la solita calorosa accoglienza dall’hotel, ma alla parola autismo sono iniziate le scuse, dal numero chiuso per i bambini a quelle su una struttura non attrezzata.

“Voi dovete mettervi nei miei panni, io ho il dovere di garantire tranquillità e relax per i nostri clienti“, ha detto il direttore della struttura ricettiva.
Immediatamente è montata la polemica, che è viaggiata alla velocità della luce attraverso i social, tanto che il titolare dell’hotel si è difeso sulle pagine del Messaggero:
«Non siamo dei selvaggi, le persone con questo tipo di problemi hanno bisogno di spazi adeguati che noi in questo momento non possiamo offrire». E ha cercato di mettere un toppa: «Se vogliono, dal 2 gennaio metto a loro disposizione tutto l’hotel».
Ma le famiglie hanno rimandato l’invito al mittente perché sarebbe «una vacanza dunque solo per disabili, lontano dalle famiglie “normali”»
Intanto la Regione Lazio sta valutando la sospensione dell’accreditamento della struttura al servizio sanitario regionale, per violazione del principio di uguaglianza.