Matteo Renzi in Europa fa sentire la propria voce. Il premier chiede “con grande convinzione e determinazione” un passo avanti per l’occupazione e per il lavoro. Chiede infatti “flessibilità” e tempo per le riforme che Roma porterà a termine in “mille giorni”. Per la realizzazione del suo piano si rivolge al Vertice Ue, si rivolge Parlamento, “sfidandolo” a “cambiare il Paese” entro maggio 2017. L’Italia si confronta con 28 paese e si presenta “forte”, con una “autorevolezza recuperata”. Renzi non chiede “poltroncine o premi di consolazione”, ma una delle cinque presidenze, il nome che ha in mente il premier è quello di Federica Mogherini ‘ministro degli Esteri Ue’.
“Andiamo a Bruxelles puntando su un pacchetto di riforme puntuale, chiedendo in cambio un riconoscimento di quella flessibilità che sta dentro le regole Ue”. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan dice: “La flessibilità c’è, basta usare le regole che ci sono”.

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