Negli ultimi giorni protagonista indiscusso della politica nostrana è Matteo Renzi che, a detta dei più, sarebbe pronto a presentare una mozione di sfiducia contro Alfonso Bonafede, mettendo così in serio pericolo la tenuta dell’intera compagine di governo.
Ma le accuse di Renzi sono generalizzate all’intero operato del governo, tanto che lo stesso presidente del consiglio, Giuseppe Conte, si sarebbe risentito.
Il Corriere della Sera riporta una serie di affermazioni del premier Conte. “Non possiamo farci ricattare, è meglio affrontare le cose a viso aperto”, avrebbe affermato riferendosi a Matteo Renzi. Conte, inoltre, vorrebbe invitare il “nemico in casa” ad uscire allo scoperto: “Se davvero Renzi vuole rompere, si prenda lui le responsabilità”.

Intanto, però, proprio in queste ore, qualcosa si muove. “La decisione del governo di non inserire il lodo Conte sulla prescrizione nel Milleproroghe mi sembra un gesto di buon senso, che evita forzature e spaccature. Lo apprezzo”, ha scritto su Twitter Matteo Renzi, a poche ore dalle sue dichiarazioni che attaccavano l’esecutivo. I
l ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico D’Incà, ha quindi confermato: “Il governo non presenterà nessun emendamento sulla prescrizione al Milleproroghe”.
E a chi gli ha chiesto se si sta lavorando a un lodo Conte ter, ha risposto: “L’obiettivo ora è lavorare sul Milleproroghe per chiuderlo domani e portarlo in aula”, ha risposto.