Storie di speranza e di carità umana non mancano neppure laddove ormai di speranza ne resta ben poca.
Col dilagare del virus dell’ebola e del numero di vittime e di contagiati, nell’Africa Occidentale martoriata dall’epidemia c’è ben poco da essere ottimisti, eppure ci sono ancora gesti che riescono a commuovere.
Kent Brantly, 33 enne medico americano colpito dal virus letale ha rifiutato l’unica dose di un farmaco sperimentale contro la malattia in favore di una missionaria.
Kent è stato contagiato in Liberia dove presta servizio a favore dei bambini malati insieme a un’organizzazione umanitaria, e nonostante sia padre di due bambini che aspettano a casa di poterlo riabbracciare, ha preferito provare a salvare la vita a qualcun’altro.
Sta provando, con la sua generosità, a salvare la 60enne Nancy Writebol: le condizioni di entrambi sono gravi ma la speranza è l’unica cosa rimasta in queste terre devastate.

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