L’iniziativa parte dal carcere di Bollate, vicino Milano, ed è una novità assoluta nel mondo della ristorazione: un ristorante in carcere, aperto a tutti sette giorni su sette, con un totale di ben cinquantadue coperti; il suo nome è proprio “InCarcere”, e sarà interamente gestito dai detenuti della prigione che cucineranno e serviranno ai tavoli.
Si tratta di un’iniziativa sociale che ha uno scopo ben preciso: dare l’opportunità ai carcerati di reinserirsi nel mondo del lavoro e nella società, nonostante il loro debito con la legge non sia ancora scontato del tutto. Un’idea innovativa nata dalla cooperativa ABC:
“InGalera rappresenta un’idea di impresa, un’attività vera e propria che vuole confrontarsi con il mercato del lavoro… InGalera diventi un marchio forte e credibile e possa costituire un importante elemento nel curriculum di ogni detenuto che vi transiterà; non dimentichiamo che chi imprime il “fine pena mai” a chi è stato in prigione è la società.
Voglio contribuire a togliere questo stigma» ha dichiarato la presidentessa dell’associazione benefica Silvia Polleri.
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