La Russia ha deciso di rispondere alle sanzioni economiche occidentali iniziando a utilizzare i beni esteri congelati presenti nel suo territorio. Questa mossa, annunciata dal Ministro delle Finanze russo Anton Siluanov durante un’intervista al canale televisivo Rossiya 1, rappresenta una chiara reazione alle politiche dei paesi occidentali che hanno bloccato i beni russi.
La Dichiarazione del Ministro Siluanov
Siluanov ha sottolineato che Mosca sta agendo con lo stesso approccio adottato dai paesi del G7 e dell’Unione Europea. “Se i paesi occidentali decidono di utilizzare i nostri beni e i proventi derivanti da essi, la Russia prenderà sicuramente misure equivalenti”, ha dichiarato. Ha inoltre confermato che i fondi appartenenti a investitori e aziende straniere in Russia sono stati congelati, e i loro proventi verranno gestiti secondo le stesse modalità adottate dall’Occidente.
Il Contesto delle Sanzioni
Dal febbraio 2022, l’Unione Europea e i paesi del G7 hanno congelato quasi 300 miliardi di euro delle riserve valutarie russe. Di questa cifra, circa 200 miliardi di euro sono custoditi nell’UE, principalmente nei conti di Euroclear, un importante sistema di compensazione e regolamento con sede in Belgio. Solo nell’arco di nove mesi, gli investimenti derivanti da questi fondi hanno generato circa 3 miliardi di euro di profitti, destinati a essere contabilizzati separatamente.
A ottobre 2024, il Consiglio dell’UE ha approvato un prestito di 35 miliardi di euro all’Ucraina, da rimborsare nei prossimi 45 anni con le entrate provenienti dai beni russi congelati.
La Reazione Russa
Mosca ha descritto queste azioni come un vero e proprio furto. Sergej Lavrov, Ministro degli Esteri russo, ha affermato che la Russia potrebbe a sua volta trattenere i fondi dei paesi occidentali senza restituirli. Le contromisure russe includono l’utilizzo di beni congelati di investitori stranieri per scopi interni, replicando le iniziative occidentali.
Le Implicazioni Globali
Questo confronto economico rappresenta un’escalation significativa nella tensione tra la Russia e i paesi occidentali. La gestione dei beni congelati da entrambe le parti rischia di creare ulteriori attriti, minando la fiducia reciproca nelle relazioni internazionali. Inoltre, la decisione di Mosca di utilizzare beni stranieri potrebbe avere conseguenze a lungo termine per gli investimenti esteri nel paese.
Conclusioni
Il conflitto economico tra Russia e Occidente sta assumendo una dimensione sempre più complessa, con misure e contromisure che rafforzano le divisioni geopolitiche. Mentre l’UE utilizza i fondi congelati per sostenere l’Ucraina, Mosca risponde con azioni simili, dimostrando che la guerra economica è una parte centrale della crisi in corso.