Ancora una volta, lentamente ma inesorabilmente, la giustizia ha fatto il suo corso ed è stato portato alla luce un mercimonio da far venire i brividi, una commistione tra malavita e politica che assolutamente deve far riflettere su quanto effettivamente le misure anticorruzione siano efficaci nello stivale.
In queste ore è stata condotta una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 65 ordinanze di custodia cautelare, di cui 53 in carcere e 12 agli arresti domiciliari, emesse nei confronti dei capi storici, elementi di vertice e affiliati di una cosca locale di ‘ndrangheta operante a Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Tra i fermati anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Domenico Creazzo, eletto nella consultazione elettorale del 26 gennaio scorso e sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte.
La Dda, inoltre, ha chiesto l’autorizzazione a procedere per l’arresto del senatore di Forza Italia Marco Siclari, anch’egli coinvolto nell’operazione.
Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, vari reati in materia di armi e di droga, estorsioni, favoreggiamento reale, violenza privata, violazioni in materia elettorale, reati aggravati dal ricorso al metodo mafioso e dalla finalità di aver agevolato la ‘ndrangheta e di scambio elettorale politico mafioso.