I neonati hanno bisogno di mille e più attenzioni ed i genitori, anche nelle loro imperfezioni, cercano di fare del loro meglio, nutrendoli, curandoli, accompagnandoli nella loro crescita.
Ma purtroppo anche tutte le attenzioni del mondo non bastano ad evitare disgrazie come quella avvenuta in queste ore a Palermo ad un neonato.
Il piccolo, come hanno spiegato i medici, è arrivato al nosocomio praticamente morto, anche se i dottori hanno tentato di rianimarlo per più di 30 minuti.

A quanto pare, non sarebbe un caso di violenza, come troppi ne abbiamo ascoltati negli ultimi mesi: i familiari del piccolo alla notizia della sua morte hanno persino perso il controllo al pronto soccorso e per calmarli sono dovute intervenire otto Volanti della polizia, tanta era la rabbia e la disperazione.
I medici pensano che si tratti della Sindrome della “morte in culla”, un fenomeno che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica.
Si manifesta semplicemente provocando la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano: la morte resta inspiegata anche dopo l’effettuazione di esami post-mortem.