Papa Francesco, durante l’Angelus domenicale, ha toccato come sempre un tema molto importante soprattutto in questo momento storico di paura e incertezze: la salvezza; il pontefice ha utilizzato la metafora della salvezza vista come una porta, e ha detto ai fedeli:
“Il cammino prevede che si attraversi una porta. Ma come è? Dov’è? Chi è la porta? Gesù stesso è la porta. […] Dio – continua Francesco – accoglie tutti senza distinzione. La salvezza che egli ci di dona è un flusso incessante di misericordia che abbatte ogni barriera, aprendo alla luce e alla pace”. Il Papa ha poi aggiunto che “Dobbiamo cogliere le occasioni per raggiungere la salvezza: perché a un certo punto il padrone si alzerà e chiuderà quella porta. Com’è possibile che un Dio misericordioso chiuda la porta? Lo è perché la nostra vita non è un gioco o una telenovela: la nostra vità è seria”.
Il Pontefice, alla fine del suo discorso, ha rivolto un invito ai fedeli: “Pensiamo adesso in silenzio per un attimo alle cose che ho dentro di me, e impediscono di attraversare la porta: il mio orgoglio, la mia superbia, i miei peccati. E poi pensiamo all’altra porta, quella spalancata dalla misericordia di Dio, che dall’altra parte ci aspetta per dare il perdono: un attimo in silenzio pensiamo a queste due cose”

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