Ok alla sentenza della Consulta, un segno di rispetto, questo è quello che fa capire il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
Un segno di rispetto verso la Consulta e la decisione di bocciare il blocco della rivalutazione delle pensioni, però si pensi anche al buco che si crea, quel buco che va ad inficiare i contri pubblici.
Il Ministro conferma a Repubblica: “Non ha valutato il “buco” che avrebbe creato nei conti pubblici. in un dialogo di cooperazione tra organi dello stato indipendenti, come governo, Corte, ministri e Avvocatura sarebbe stata opportuna la massima condivisione dell’informazione”.
Padoan poi torna proprio sull’interazione per valutare l’impatto di tali decisioni e prosegue: “L’autonomia della Corte è intoccabile, ma se ha un’implicazione di finanza pubblica deve esserci una valutazione dell’impatto“.
Immediate le reazioni, il capogruppo di Forza Italia, Brunetta, ritiene inaccettabile l’attacco di Padoan, quasi al limite dell’eversivo, mentre Camusso della Cgil prende le parti della Consulta e conferma: “Non è un ufficio del ministero dell’Economia e delle finanze. Ha il compito di valutare la coerenza delle leggi con la Carta”.

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